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In un futuro non meglio precisato, negli abissi dello spazio interstellare, l'astronave Mandragola, con a bordo centosessanta astronauti, segue la sua rotta verso Alfa e Beta Centauri, per portare a termine una spedizione esplorativa di questi sistemi. È un viaggio che dura decine di anni, affrontabile solo grazie a una tecnica di ibernazione a cui sono sottoposti, a rotazione, tutti i componenti dell'equipaggio; una sorta di sospensione vitale che permette loro di invecchiare solo di uno o due anni, ma che allo stesso tempo può mettere a rischio il loro equilibrio psico-fisico. Il sonno ciclico a cui sono sottoposti, unitamente allo stress di vivere in uno spazio angusto a distanze smisurate dalla Terra, rende la spedizione particolarmente insidiosa, soprattutto laddove si uniscono a questi fattori anche i pericoli che un viaggio simile inevitabilmente comporta. Il cosiddetto "mal di spazio" non tarderà a colpire alcuni astronauti, mentre i superstiti, chiamati a doversi riorganizzare in una società strutturata, troveranno nelle loro sfide quotidiane lo spunto per speculazioni esistenziali e voli pindarici ben al di là dell'universo infinito.